Brescia è caratterizzata da una stratificazione storica senza paragoni nell’Italia settentrionale, nella quale tutte le epoche del suo divenire trovano degna testimonianza. Questo elegante volume da collezione celebra, dunque, un patrimonio culturale di eccezionale importanza e densità, proponendo un viaggio scandito da uno straordinario apparato fotografico con oltre 120 spettacolari immagini.
La scoperta dei tesori cittadini comincia dalle vestigia di Brixia, l’antica colonia romana della quale rimangono tracce nell’area attorno...
Brescia è caratterizzata da una stratificazione storica senza paragoni nell’Italia settentrionale, nella quale tutte le epoche del suo divenire trovano degna testimonianza. Questo elegante volume da collezione celebra, dunque, un patrimonio culturale di eccezionale importanza e densità, proponendo un viaggio scandito da uno straordinario apparato fotografico con oltre 120 spettacolari immagini.
La scoperta dei tesori cittadini comincia dalle vestigia di Brixia, l’antica colonia romana della quale rimangono tracce nell’area attorno all’attuale via dei Musei: qui si possono ammirare i resti del Foro e del Capitolium, del teatro, della Basilica civile e del santuario repubblicano. Il complesso delle Domus dell’Ortaglia, situato nei pressi del monastero di Santa Giulia, immerge invece nella vita quotidiana delle classi abbienti romane tra I e IV secolo.
La lunga stagione medievale ha il suo simbolo più vivido nel complesso benedettino di San Salvatore-Santa Giulia, riccamente affrescato nel XVI secolo da Floriano Ferramola e Paolo da Caylina il Giovane. Sempre sul versante dell'edilizia religiosa, sono il Duomo vecchio, detto Rotonda, e la chiesa di San Francesco a rappresentare i cantieri più importanti, mentre sul colle Cidneo i Visconti costruiscono il castello che ancora oggi sorveglia dall'alto la città. Emblema del periodo comunale è invece il Broletto, uno dei più significativi palazzi comunali lombardi che prende forma a partire dal XIII secolo.
Con il dominio della Serenissima, Brescia si trasforma in una splendida città rinascimentale, come testimoniano i sontuosi palazzi che si affacciano sulla cinquecentesca piazza della Loggia. Il bellissimo palazzo della Loggia, il lungo porticato con la Torre dell'orologio, il Monte di Pietà Vecchio e il Monte di Pietà Nuovo conferiscono alla piazza l'eleganza e l'armonia del nuovo stile. Anche gli edifici ecclesiastici accolgono la lezione del Rinascimento: dal santuario di Santa Maria dei Miracoli, capolavoro di scultura rinascimentale, alla chiesa di San Giovanni Evangelista, con i cicli pittorici di Moretto e di Romanino, fino alla chiesa dei Santi Nazaro e Celso, che custodisce il famoso polittico Averoldi di Tiziano.
Il quarto capitolo racconta il restyling barocco di Brescia, la figura di Angelo Maria Querini e l'avvento del Neoclassicismo. Tra Sei e Ottocento prendono forma la chiesa dei Santi Faustino e Giovita e il Duomo nuovo. Parallelamente si assiste alla decorazione di edifici preesistenti, con gli spettacolari ornamenti barocchi delle chiese di Santa Maria delle Grazie, di San Carlo e di San Barnaba. Al vescovo Querini si deve la costruzione della Biblioteca queriniana, mentre a Rodolfo Vantini l’ideazione del primo cimitero monumentale d’Italia.
Segue un'incursione nell'arte tra il Museo della Città e la Pinacoteca civica Tosio-Martinengo, alla scoperta dei grandi capolavori bresciani: dalla Vittoria alata, autentico simbolo della città, al Mausoleo Martinengo, fino alle opere pittoriche della cosiddetta scuola bresciana.
Non poteva mancare un focus dedicato alla Mille Miglia, corsa leggendaria che a Brescia ha il suo punto di partenza e d'arrivo. Il viaggio si estende poi alla provincia: un tuffo in un passato arcaico dal quale affiorano le incisioni rupestri della val Camonica e le palafitte preistoriche dell’arco alpino, ma anche monasteri, antichi castelli e rocche inespugnabili, fino all’impareggiabile residenza dannunziana del Vittoriale.
Il Grand Tour si conclude con la presentazione dei migliori prodotti tipici e delle ricette tradizionali, con un occhio di riguardo all'enologia che ha nello spumante Franciacorta il suo fiore all'occhiello.