Inferno, canto VI. Dante e Virgilio incontrano Cerbero

Nel III cerchio compare Cerbero, raffigurato in basso a sinistra, che “con tre gole caninamente latra”. La belva mostruosa ringhia, abbaia e si avvicina ai poeti con gli artigli sfoderati, ma loro sono protetti da una sfera trasparente, elemento di estetica fantascientifica; ma paradossalmente, la sfera protettiva rimanda anche alla coppia di amanti peccatori ne Il giardino delle delizie di Hieronymus Bosch. Dintorno l’artista rappresenta la pena dei golosi, sprofondati nel fango e colpiti da un’incessante pioggia tempestosa, sporca, fredda e appesantita dalla grandine. L’ampia prospettiva esprime il senso della grandezza e della complessità del luogo, ma rimanda anche alla continuità con i cerchi successivi e con le future esperienze della cantica. Nelle profondità dell’Inferno, un ammasso di avanzi di cibo evidenzia i peccati della civiltà contro la natura: è anche un consumo eccessivo dei beni donati da Dio a trasformare il nostro mondo in un Inferno.

Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.