Nel giardino dell’Eden, sulla cima del Purgatorio, Beatrice, la donna angelo che si fa tramite tra l’uomo e Dio, riserva al poeta un’accoglienza tutt’altro che benevola. La beata, infatti, rivestita dei colori delle tre virtù teologali, redarguisce duramente il suo protetto, che dopo la sua morte si era dedicato a studi filosofici nel vano tentativo di spiegare razionalmente ciò che solo la teologia può comprendere. Il Dante immaginato da Elena Mastropaolo è il ritratto della più accorata prostrazione: inginocchiato e...
Nel giardino dell’Eden, sulla cima del Purgatorio, Beatrice, la donna angelo che si fa tramite tra l’uomo e Dio, riserva al poeta un’accoglienza tutt’altro che benevola. La beata, infatti, rivestita dei colori delle tre virtù teologali, redarguisce duramente il suo protetto, che dopo la sua morte si era dedicato a studi filosofici nel vano tentativo di spiegare razionalmente ciò che solo la teologia può comprendere. Il Dante immaginato da Elena Mastropaolo è il ritratto della più accorata prostrazione: inginocchiato e raggomitolato su se stesso, egli si nasconde la testa tra le mani, consapevole del suo peccato di superbia intellettuale, mentre la sua figura viene impietosamente riflessa dalle acque del fiume Lete. Tutt’intorno non c’è traccia del paesaggio idillico del Paradiso terrestre: i colori freddi e cupi scelti dalla pittrice sottolineano l’angoscioso smarrimento del pellegrino, su cui Beatrice posa uno sguardo che possiamo solo intuire.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
Ancora non ci sono recensioni.