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Skim concentra sulla tela una quantità innumerevole di dettagli. Inserisce dei cuori, perché in questo canto viene esposta la dottrina dell’amore e in particolare viene punita l’accidia: l’amore troppo tiepido verso il bene; dipinge la scala usata da Dante e Virgilio per raggiungere la quarta cornice; inserisce la lettera P che l’angelo della mansuetudine poi cancella e anche ali d’angelo in suo ricordo; nell’angolo in alto a destra c’è uno squarcio con la luce divina; pone una croce per citare il ministro di Assuero, Arman, che il poeta vede crocifisso. Tutti i dettagli sono immersi in quel ‘caos armonico’ che contraddistingue il linguaggio artistico di Skim, dove gli accidiosi e gli iracondi nuotano tra varie forme grafiche e cromatiche. Su tutto emerge l’iconico volto di Dante, di profilo, intento ad osservare la triste Lavinia, e Virgilio più in basso che attende. Immancabile sigla dell’artista è il gusto per il colore: vivace ed accattivante, fedele al suo motto: “In Color We Trust”.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la...
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